Questi giorni si è scritta la parola fine su un importante capitolo della storia della Cooperativa La Clessidra: la vertenza per il recupero dei crediti (circa 1.600.000 euro) nei confronti della Fondazione “Guspini per la Vita”.
La vertenza si è chiusa con un accordo stragiudiziale con il Comune di Guspini per un importo di 400 mila euro, in pratica il 25% del credito originario.
La conclusione, non la migliore fra quelle sperate, è stata frutto di un delicato compromesso tra il rischio di non ottenere nulla e portare a casa il risultato migliore possibile.
Abbiamo ritenuto doveroso fare una scelta prudente e responsabile, perché quando si ha la responsabilità di amministrare una società, che coinvolge centinaia di famiglie di lavoratori e di utenti, non ci si può permettere l’azzardo del tutto o niente.
La chiusura di questa vicenda ci lascia sicuramente l’amaro in bocca.
La giustizia, pur riconoscendo fondato e corretto il credito della Cooperativa, non è stata in grado di individuare quei responsabili che, con il loro operato improprio, hanno danneggiato non solo diverse imprese e lavoratori del territorio, ma un’intera comunità.
E così gli unici a pagare le spese di tali comportamenti sono stati coloro che non hanno avuto alcuna responsabilità a riguardo.
Tali risorse non sono semplicemente mancate alle casse della Cooperativa, ma, se fossero stati a questa giustamente riconosciute, sarebbero state trasformate in nuovi investimenti, nuovi servizi e nuovi posti di lavoro per il territorio.
Per quanto ci riguarda, viviamo con la serenità di aver fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità: con la soddisfazione di essere sopravvissuti ad una vicenda pesantissima per una realtà imprenditoriale come la nostra e con l’orgoglio per essere riusciti a superare le enormi difficoltà che tutto ciò ha comportato, onorando sempre i nostri impegni con i lavoratori e con i nostri clienti.
Ciò è stato possibile grazie al grande sacrificio di tutti i soci della Cooperativa, che hanno sempre avuto fiducia nella loro impresa e hanno amato il loro lavoro al punto da volerlo salvaguardare in tutti i modi, anche nei momenti più duri. Vogliamo per questo esprimere anche pubblicamente nei loro confronti la nostra emozione e il nostro grazie più sincero.
Siamo lieti di rappresentare questa nostra storia, in quanto dimostrazione del valore di un modello economico, quello cooperativo, fondato sulla mutualità e sulla solidarietà tra i soci, che consente di superare anche i momenti più difficili, perchè la priorità non è il profitto, ma la salvaguardia del lavoro di ciascuno ed il miglioramento del benessere generale.
Per questo crediamo che “La Clessidra” sia patrimonio non solo dei suoi soci ma di tutta la comunità nella quale opera.
Dimitri Pibiri